Edina Altara - 1928 |
In particolare, sarà illustrata la personalità di Edina Altara
(1898-1983) che dal secondo decennio del XX secolo fino agli Anni 50
realizzò giocattoli di carta, collage, cartoline, dipinti, illustrazioni
per giornali di moda di straordinaria modernità. Le sue opere furono
apprezzate da importanti critici d’Arte dell’epoca, da Raffaello Giolli a
Margherita Sarfatti, e da celebri artisti come Leonardo Bistolfi e Gio
Ponti. E proprio con quest'ultimo fu importantissima la collaborazione
per la decorazione dei grandi transatlantici italiani, primo fra tutti
l'Andrea Doria, e delle case progettate dall'architetto.
Grazie alla collaborazione degli eredi della famiglia Altara, sarà
possibile far conoscere a un più ampio pubblico la memoria di una
straordinaria testimonianza artistica italiana, quasi del tutto inedita.
Per la prima volta, infatti, saranno esposti due straordinari collage
realizzati da Edina Altara alla fine degli Anni 10 e nella seconda metà
degli Anni 20, oltre a illustrazioni originali per libri per ragazzi e
per calendarietti da barbiere. Tutte opere, queste, mai esposte fino a
oggi.Delle sorelle Iride e Lavinia, invece, sarà possibile ammirare
lavori di pergamena e in palma nana intrecciata, e due piccole
terrecotte. Queste opere, negli Anni 50, sorpresero Gio Ponti per la
loro modernità e originalità, al punto che l’architetto le pubblicò
sulla prestigiosa rivista Domus.
L'esposizione "Radici" si propone di far scoprire quel vasto patrimonio
di testimonianze storiche e documentarie del XIX e XX secolo spesso
custodito da singoli privati. Sono tracce di memorie personali o
familiari – foto, cimeli, documenti – che acquistano il loro più
specifico significato solo se messe in relazione con un contesto storico
e documentario più ampio. I destinatari del progetto sono, insieme alle
nuove generazioni, quanti sono in possesso di documenti storici e
desiderano condividerli. Oltre a quella dedicata alle sorelle Altara,
l’esposizione avrà altre quattro sezioni. I materiali, provenienti da
importanti musei e Istituzioni nazionali e da molte famiglie private,
saranno suddivisi per tipologie: la documentazione privata (lettere,
carteggi, memorie, diari); la documentazione visiva (fotografie,
filmati); la documentazione audio (registrazioni); cimeli (singoli
oggetti).
L’esposizione, promossa dalla presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della Gioventù e dall’Istituto per la storia del
Risorgimento italiano – Museo Centrale del Risorgimento di Roma, è a
cura di Marco Pizzo, vicedirettore del Museo Centrale del Risorgimento
di Roma, ed è organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando. La
mostra, che sarà inaugurata giovedì 31 maggio alle 17.30 presso il
Complesso del Vittoriano, sarà visitabile tutti i giorni dal lunedì al
giovedì: 9.30-18.30; venerdì, sabato e domenica: 9.30-19.30. Ingresso
gratuito.
Grazie alle fotografie, alle lettere e ai cimeli custoditi nelle case
dei privati, è ora possibile aggiungere nuovi tasselli al racconto della
grande storia nazionale.
di Federico Spano
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