Edina Altara nel 1929 visse alcuni mesi a New York con il marito Vittorio Accornero. Di quel periodo, purtroppo, non è rimasta traccia, se non nella lista dei passeggeri del transatlantico, nei certificati medici, nei documenti di acquisto dei biglietti e dei registri dell'immigrazione di Ellis Island. L'unica immagine della produzione dei due artisti legata a New York è questo straordinario disegno a matita realizzato da Accornero presumibilmente nel 1933. Nell'immagine New York è vista dall'alto, dall'interno di uno dei 21 Savoia-Marchetti S55 che proprio in quell'anno trasvolarono l'Atlantico per raggiungere gli Stati Uniti (New York - Chicago e ritorno in Italia), in una delle tante imprese dell'aeronautica italiana dell'epoca. Il disegno ricorda per impostazione i lavori dei pittori del secondo futurismo, come Tullio Crali.
Non si sa con certezza di cosa si occuparono i due artisti nel soggiorno newyorkese, anche se dalle testimonianze di alcuni parenti si presume che si occuparono di lavori teatrali (scenografie e costumi) e di illustrazione. I due, capitati in America durante la Grande Depressione del 1929, decisero di fare ritorno in Italia anche per la nostalgia del loro amato paese.
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