"Altara" è il titolo della mostra che si è inaugurata mercoledì 16 settembre al THotel di Cagliari
Femminilità, follia, evasione. Le sorelle Edina, Iride, Lavinia Altara, tre artiste nell'Italia del Novecento. Tre sorelle vissute tra Milano, Sassari e Cagliari, tre modi diversi di fare arte con una straordinaria creatività.
«Il lavoro di Edina, Iride e Lavinia Altara nasce da una curiosa, sorprendente e non di rado affascinante alchimia tra arte, decorazione e quotidianità domestica - spiega Giuliana Altea nel testo di presentazione -. Nate a Sassari nell’ultimo scorcio dell’Ottocento, in una famiglia della buona borghesia intellettuale, si formano senza scuole e senza maestri, lungo il filo di una creatività alimentata dai giochi con carta, forbici e colori. Presentata al pubblico per la prima volta nel 2005, la loro opera viene ora riproposta in un’attraente selezione curata dal nipote Federico Spano, collezionista che negli anni ne ha rintracciato e raccolto con paziente attenzione le testimonianze».
Curata da Marco Nateri, Federico Spano, Rossella Piras, Tramare e TArt, la mostra sarà visitabile sino al 15 novembre.
Nell’ambito della mostra c’è un omaggio dedicato a Edina Altara: un abito realizzato da Quattromani ispirato all'opera della pittrice sassarese.: reminiscenze déco e suggestioni orientali», che si snoda attraverso un ricco e singolare mélange
stilistico. È un omaggio alla passione dell'illustratrice per l'ornamento rococò – le «buone cose di pessimo gusto» come amava definirle lei stessa – e ai suoi originali collage, riletti attraverso giochi di volumi e consistenze che danno luogo a una femminilità sofisticata e vibrante.
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