Fra le varie attività svolte da Edina Altara negli Anni 40, legate prevalentemente a necessità economiche, c'era quella della realizzazione di bellissimi calendari su cartoncino. Edina Altara, infatti, nel creare questi lavori riusciva a impiegare gran parte delle tecniche che, soprattutto negli Anni 10, l'avevano resa celebre nel mondo artistico italiano, come quella dei collage, o quella dei ritagli di vecchie stampe tanto amata da Fornasetti, con il quale Edina aveva avuto modo di collaborare proprio negli Anni 40 (entrambi realizzarono decorazioni per ambienti progettati da Gio Ponti). Ma oltre ai ritagli e all'uso della carta per "dipingere", Edina Altara, in questi collage, utilizzava petali di fiori veri e completava il tutto con disegni colorati ad acquarello. Insomma, un mix di tecniche che consentiva a Edina di creare piccoli capolavori. Nella testata di questo blog è raffigurato il dettaglio di uno dei tre calendari artistici che Edina aveva conservato tra i suoi ricordi e che ora fanno parte dell'Archivio Altara.
Edina Altara ebbe occasione di parlare di questa sua tecnica in due diversi numeri del settimanale Grazia. A pagina 25 del numero 164 del 16 dicembre 1941 si possono vedere tre differenti esempi di calendario. Accanto a ognuno, Edina ha scritto un commento per spiegare cosa rappresenta l'opera o come realizzare, appunto, l'originale calendario dell'imminente 1942.
"Questo calendario sembra la ricostruzione di un sogno: le viole del pensiero il ricordo di una persona cara, la figurina femminile ottocentesca la nostalgia romantica, la testa di donna moderna l'immagine di chi offre, l'uomo eroico nel fondo quello a cui è dedicato l'asso di cuori... evidentemente omaggio di donna innamorata.""Chi non ha scritto nel giorno di Natale, quando era bambino, queste lettere bianche e oro? Ora che siete grandi non le scrivete più, ma potete farne dei bei calendari. Basterà un po' di carta nera, qualche angiolino ritagliato in carta colorata e ricoprire tutto con vernice di coppale.""Un modo geniale per rendere elegante una grossolana scatola di fiammiferi da cucina. Ritagliate delle piccole figurine di carta colorata, incollatele sulla scatola, ricoprite tutto con la vernice di coppale e nel dorso applicate un nastro largo, di colore vivace molto ruvido, da potersi sfrangiare alle estremità."
Si può notare che Edina dia per scontato che chiunque possa essere in grado di realizzare "angiolini ritagliati" o "piccole figure di carta colorata". E' chiaro che soltanto un'esperto dei collage (e lei era una maestra assoluta) sarebbe potuto essere in grado di eseguire i calendari suggeriti dalla pittrice sassarese.
L'altro numero di Grazia in cui si parla di calendari di questo genere è il numero 215 del 10 dicembre 1942. Edina, alle pagine 18 e 19, dà istruzioni su come realizzare calendari per il 1943 ormai alle porte.
"Vi consiglio di fare preparare i cartoni, tagliati e rivestiti, dal vostro cartolaio o rilegatore. E' questo un lavoro che potreste fare anche voi, ma per quanta abilità possiate avere è difficile che possano riuscire esatti.Ecco dunque l'almanacco numero 1, musira 19x24 centimetri ed è rivestito di bella carta da disegno bianca, pure la fodera è bianca; l'anellino rimane nascosto. Ritagliate da un vecchio figurino due disegni di donna o di bambino, cercando possibilmente che siano di posa adatta a reggere il biglietto che incollerete fra loro due. Su questo biglietto potrete scrivere una frase di augurio e il vostro nome. Nel posto segnato incollate l'almanacco. La parte superiore del cartone è decorata con due festoni sovrapposti di taffetà di tinte contrastanti. Le belle farfalle sono ritagliate da fogli di decalcomanie.Il n. 2 ha il medesimo cartone del n. 1: dipingete in verdone, possibilmente con colori a tempera, una macchia unita che abbia la forma di un albero di Natale. Lasciate asciugare bene il colore e non importa se rimarrà un po' macchiato. Troverete dal cartolaio delle decalcomanie riproducenti tutti i giuochi per l'albero: ritagliateli e incollateli senza decalcarli... è più sicura la riuscita.Il n. 3 è di cartone grezzo color cuoio, misura 16x18 centimetri. Comprate della raffia di tanti colori, fate dei fori nel cartone e fate passare in diversi punti ciuffi di raffia, formanti treccioline, baffetti, nodini e fiocchetti. Ritagliate a forma di farfalle e di calice del pizzo di carta bianca e incollateli. In carta dai vivi colori ritagliate fioretti e foglie e incollateli sopra un calice formando un mazzolino. Con penna e inchiostro farete pistilli e gambi e il corpo alle farfalle.Il n. 4 è il più piccino e forse il più grazioso. E' tutto di carta azzurra e misura 10x13 centimetri. Farete la cometa e le onde di carta di giornale: a mano vi scriverete il suo nome, "Fortuna" o "Felicità" o "Amore"... o ciò che vi piace e vi interessa e lasciatela viaggiare sotto la buona stella."
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